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L’intelligenza artificiale entra nelle segreterie scolastiche: in arrivo la legge che cambia la PA

L’intelligenza artificiale sta per fare ufficialmente il suo ingresso anche nel mondo della scuola e della pubblica amministrazione. È quanto prevede il disegno di legge A.S. 1146, attualmente in discussione in Parlamento, che introduce nuove regole sull’uso dei sistemi intelligenti nei luoghi di lavoro. AI per migliorare il lavoro L’articolo 11 del provvedimento stabilisce che l’uso dell’intelligenza artificiale dovrà servire a migliorare le condizioni di lavoro, tutelare il benessere psicofisico dei dipendenti e aumentare la produttività, nel pieno rispetto delle norme europee. Nel contesto scolastico, questo si traduce nella possibilità di impiegare l’AI per snellire le attività delle segreterie, velocizzare i procedimenti amministrativi e ridurre il carico ripetitivo sulle spalle del personale Trasparenza e rispetto dei diritti La legge impone che l’uso di questi strumenti avvenga in modo trasparente, sicuro e affidabile. Nessun algoritmo potrà essere impiegato per violare la dignità delle persone o per eludere le norme sulla privacy. Il personale scolastico dovrà essere sempre informato sull’adozione di strumenti basati su AI. Inoltre, le tecnologie dovranno essere usate in modo da garantire pari diritti per tutti, senza discriminazioni di genere, età, provenienza, religione, opinioni o condizione economica. Nasce l’Osservatorio nazionale sull’AI nel lavoro Per seguire da vicino l’evoluzione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, il disegno di legge prevede l’istituzione di un Osservatorio ministeriale, con sede presso il Ministero del Lavoro. Il suo compito sarà quello di monitorare l’impatto dell’AI sul mercato occupazionale, individuare i settori più coinvolti e promuovere corsi di formazione per lavoratori e datori di lavoro, anche in ambito scolastico. Questo organismo non comporterà nuove spese per lo Stato e lavorerà sfruttando le risorse già dispo AI nella pubblica amministrazione: cosa cambia per le scuole L’articolo 14 della legge si concentra sull’uso dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, comprese le istituzioni scolastiche. Gli strumenti intelligenti potranno essere utilizzati per aumentare l’efficienza, ridurre i tempi delle pratiche e migliorare i servizi offerti a studenti, famiglie e docenti. Ma c’è una condizione importante: l’AI potrà solo supportare le attività decisionali, senza mai sostituirsi al personale. Chi lavora nella scuola continuerà ad avere la piena responsabilità delle decisioni prese e dei procedimenti avviati. Formazione e responsabilità: le scuole si preparano Le amministrazioni scolastiche dovranno adottare misure tecniche, organizzative e soprattutto formative, per garantire un uso corretto e consapevole dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice: da un lato sfruttare al massimo le potenzialità degli strumenti digitali, dall’altro sviluppare nuove competenze in chi lavora ogni giorno a contatto con procedure, scadenze e gestione delle informazioni. Anche in questo caso, la legge non prevede nuovi oneri per le scuole: tutto dovrà essere fatto utilizzando i fondi già esistenti. Una svolta possibile e necessaria L’introduzione dell’AI nelle segreterie scolastiche e nella pubblica amministrazione rappresenta una svolta attesa da tempo. Ma per funzionare davvero, questa trasformazione dovrà essere accompagnata da formazione, trasparenza e partecipazione. Se ben gestita, l’intelligenza artificiale potrà alleggerire il carico burocratico, lasciare più spazio al lavoro educativo e migliorare l’interazione tra scuola e famiglie. A patto che resti sempre uno strumento al servizio delle persone, e mai il contrario.

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Grok 4: l’IA “super dottorando” di Elon Musk tra innovazione estrema e polemiche globali

Ma non tutto è andato liscio. In Turchia, la procura di Ankara ha ordinato il blocco di Grok dopo che il chatbot ha generato contenuti ritenuti offensivi nei confronti del presidente Erdogan mentre la Commissione UE ha ricevuto una richiesta dalla Polonia per indagare su presunti contenuti antisemiti generati da Grok

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Oggi, strumenti di AI possono diventare un alleato prezioso per aiutare i ragazzi a conoscersi meglio, esplorare le opportunità e prendere decisioni più informate. Non a caso, tra le richieste emerse dalla survey di Studenti, c’è anche quella di un supporto digitale, veloce e su misura, capace di parlare la lingua della Gen Z

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Un aspetto innovativo è la creazione del Registro regionale, destinato a imprese, enti pubblici, scuole e università che sviluppano o utilizzano sistemi di IA affidabili. L’iscrizione offrirà vantaggi nei bandi regionali e stimolerà la diffusione di tecnologie sicure e certificate

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