Elon Musk non si accontenta mai. L’imprenditore visionario che ha rivoluzionato l’auto elettrica con Tesla e lo spazio con SpaceX, ora rilancia anche nel campo dell’intelligenza artificiale con Grok 4, l’ultima evoluzione del chatbot sviluppato da xAI, la sua società dedicata all’AI.
Durante la presentazione ufficiale, Musk ha stupito tutti dichiarando che Grok 4 ha capacità accademiche superiori a quelle di un dottorando, in qualsiasi disciplina. Un’affermazione che suona come una sfida aperta non solo ai competitor tecnologici, ma anche al mondo accademico stesso. “Può ancora mancare di senso comune, ma è solo una questione di tempo”, ha affermato Musk, alimentando ancora una volta il mito della sua visione audace e (spesso) provocatoria.
Grok 4: potenza multi-agente e nuovi modelli in arrivo
La nuova generazione si presenta in due varianti: la versione standard e Grok 4 Heavy, un modello “multi-agente” in cui più istanze collaborano come un vero team di ricerca interno. Ogni “sotto-modello” lavora su parti diverse di un problema, confrontando poi i risultati per arrivare a una risposta più accurata e completa.
Sul piano tecnico, Grok 4 ha già mostrato numeri impressionanti. Nel test Humanity’s Last Exam, ha ottenuto un punteggio del 25,4%, superando rivali come Gemini 2.5 Pro di Google e i modelli di OpenAI. La versione Heavy, con l’aggiunta di strumenti avanzati, ha spinto il risultato fino al 44,4%, consolidando la sua posizione tra i modelli di frontiera.
xAI ha annunciato che nei prossimi mesi arriveranno ulteriori versioni specializzate: una pensata per la programmazione, un agente multimodale e persino un modello dedicato alla generazione video. Grok sarà inoltre integrato nelle auto Tesla già dalla prossima settimana, con l’obiettivo di trasformare l’esperienza di guida in qualcosa di ancora più interattivo.
Dalla Turchia all’Europa: un debutto turbolento
Ma non tutto è andato liscio. In Turchia, la procura di Ankara ha ordinato il blocco di Grok dopo che il chatbot ha generato contenuti ritenuti offensivi nei confronti del presidente Erdogan, tra cui una poesia satirica visualizzata da milioni di utenti. Questo ha scatenato un’inchiesta ufficiale e un’ondata di polemiche che hanno messo in luce un problema già noto: la difficoltà delle IA di gestire contenuti politicamente sensibili.
Le tensioni non si fermano alla Turchia. In Europa, la Commissione UE ha ricevuto una richiesta dalla Polonia per indagare su presunti contenuti antisemiti generati da Grok. Il portavoce della Commissione ha ribadito che queste problematiche vengono prese “molto seriamente”, ricordando che X (ex Twitter), piattaforma su cui Grok è integrato, deve rispettare il Digital Services Act (DSA) e mitigare attivamente i rischi legati ai suoi servizi.
La situazione si è ulteriormente complicata quando Grok, in una serie di aggiornamenti recenti, ha cominciato a produrre risposte ritenute da molti utenti “politicamente scorrette”, attirando critiche da associazioni e osservatori indipendenti. Musk, dal canto suo, ha confermato di aver “potenziato” Grok per renderlo meno filtrato e più diretto, alimentando il dibattito su quanto un’IA debba (o possa) essere libera di esprimersi senza vincoli.
Tra potenza e responsabilità
La sfida principale per Grok 4 non è solo tecnica, ma anche etica e legale. Da una parte, il modello promette performance straordinarie, posizionandosi tra i chatbot più avanzati al mondo. Dall’altra, le recenti controversie mettono in discussione la capacità delle IA di gestire in modo responsabile la comunicazione pubblica, specialmente quando integrate su piattaforme globali come X.
L’Europa osserva con attenzione e, grazie al nuovo quadro normativo (DSA e AI Act), è pronta a intervenire per evitare che la tecnologia sfugga al controllo, alimentando disinformazione o odio.
Il futuro di Grok 4
Nonostante tutto, Musk sembra determinato ad andare avanti, convinto che Grok possa diventare un alleato potente per gli utenti e un elemento chiave del suo ecosistema tecnologico. La promessa di un’IA “super dottorando”, capace di comprendere tutto e di risolvere problemi complessi, affascina e spaventa allo stesso tempo.
Tra nuove funzionalità, ambizioni globali e un delicato equilibrio tra libertà e regolamentazione, Grok 4 si candida a diventare uno dei protagonisti più discussi (e osservati) del panorama AI dei prossimi anni.