Titolo: Atto redatto con IA “a stampone”: il Tribunale condanna per lite temeraria

Giustizia digitale

Il Tribunale di Latina, sezione lavoro, ha emesso una sentenza destinata a far discutere. Con provvedimento del 23 settembre 2025, la giudice Valentina Avarello ha rigettato il ricorso e condannato la parte ricorrente per lite temeraria ai sensi dell’art. 96 c.p.c. Il motivo? L’atto introduttivo era chiaramente redatto con strumenti di intelligenza artificiale, senza alcun controllo professionale.

Atti “a stampone” e citazioni senza logica

Nelle motivazioni il giudice ha parlato di un “coacervo di citazioni normative e giurisprudenziali astratte, prive di ordine logico ed in gran parte inconferenti”. In altre parole, testi prodotti a stampone, disordinati e lontani dal tema della causa. Anche la gestione del procedimento è stata valutata come indice di superficialità: note depositate fuori tempo massimo e prive di reale attinenza.

Cosa significa “lite temeraria”

L’articolo 96 del codice di procedura civile consente di condannare chi agisce o resiste in giudizio con mala fede o colpa grave. È uno strumento che tutela non solo la controparte, ma anche la serietà del processo. In questo caso, la condanna è arrivata perché l’uso improprio dell’IA ha prodotto atti privi di qualsiasi utilità, gravando sul lavoro del tribunale.

Il rischio dell’uso disinvolto dell’IA

Sempre più tribunali italiani stanno richiamando gli avvocati a un uso responsabile dell’intelligenza artificiale. Se impiegata senza filtro critico, l’IA non è un supporto ma un boomerang: mina la credibilità del difensore, danneggia il cliente e può portare a sanzioni economiche.

Tecnologia sì, ma con controllo umano

L’IA generativa può aiutare nella ricerca di fonti o nella stesura di bozze, ma non può sostituire la selezione, il ragionamento e la responsabilità del professionista. L’avvocato resta il garante della qualità e della pertinenza degli atti.

La lezione da Latina

La vicenda insegna che la giustizia digitale non si costruisce con scorciatoie a stampone. L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma richiede consapevolezza e supervisione umana. Solo così può diventare alleata e non nemica della difesa tecnica.