Valditara a Reggio Calabria: “La scuola è il motore del riscatto del Sud”. E l’IA diventa realtà in classe

La scuola italiana cambia volto e parte proprio dal Sud. Nella giornata del 1° ottobre, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha visitato quattro istituti della provincia di Reggio Calabria, testimoniando con parole e fatti l’inizio di una nuova stagione per l’istruzione pubblica: più vicina ai territori, più equa, più digitale.

Da Sant’Eufemia d’Aspromonte a Reggio città, passando per realtà piccole e grandi, Valditara ha toccato con mano cosa significa investire su scuola e innovazione. “La Calabria è la prima regione che ha avviato la sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale applicata alla didattica”, ha dichiarato il Ministro. Una frase che segna una svolta e che apre interrogativi e speranze sul futuro dell’istruzione.

Da Agenda Sud al PNRR: scuole che crescono

A Sant’Eufemia, l’Istituto Comprensivo Sant’Eufemia–Sinopoli–Melicuccà e il Liceo Scientifico “Fermi” sono stati protagonisti di progetti innovativi grazie ai fondi di Agenda Sud e del PNRR. Lavagne digitali, tablet, laboratori: strumenti ormai fondamentali per una didattica contemporanea.

Il Ministro ha elogiato l’utilizzo virtuoso delle risorse: “Sono rimasto molto sorpreso dalla qualità delle strutture e dalle iniziative messe in campo. Teatro, laboratori, percorsi di legalità: tutto questo mostra una scuola viva, capace di diventare punto di riferimento per la comunità”.

Il “4+2” diventa realtà

Tra le novità più significative annunciate, l’istituzionalizzazione del modello “4+2”: quattro anni di scuola superiore più due di formazione professionalizzante o universitaria. “La Calabria, con Lombardia e Campania, è tra le regioni che hanno accolto con più entusiasmo questa sperimentazione, che dal prossimo anno sarà normativa”, ha spiegato Valditara.

L’obiettivo è duplice: da un lato accorciare i tempi di ingresso nel mondo del lavoro o dell’università, dall’altro personalizzare i percorsi formativi. Un’idea che si integra perfettamente con l’uso dell’Intelligenza Artificiale in classe.

IA a scuola: da Platì al resto d’Italia

Il cuore dell’intervento del Ministro è però legato alla sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale. In una scuola di Platì, il progetto ha già dato risultati concreti. L’IA viene utilizzata per personalizzare l’apprendimento, aiutare studenti con difficoltà e rendere la didattica più efficace e coinvolgente.

Non si tratta di sostituire l’insegnante, ma di dotarlo di strumenti intelligenti per comprendere meglio i bisogni degli studenti, suggerire contenuti personalizzati, monitorare i progressi in tempo reale.

Il ruolo sociale della scuola nei territori fragili

Valditara ha poi toccato un altro tema cruciale: lo spopolamento dei piccoli centri. Il nuovo modello prevede flessibilità: niente più numero fisso di studenti per mantenere aperte le scuole, ma decisioni affidate alle Regioni. E con la nuova legge sulla montagna, i docenti che scelgono le aree interne avranno incentivi specifici.

“Dobbiamo valorizzare le scuole delle aree disagiate, dei piccoli comuni, dove ho trovato comunità unite, con valori solidi. La scuola può essere un argine allo spopolamento e un motore di crescita”, ha sottolineato il Ministro.

Intelligenza Artificiale e Sud: un’opportunità concreta

Il passaggio dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole italiane non è più una previsione futuristica. È già realtà. Ma serve una visione chiara: l’IA non deve sostituire il lavoro educativo, bensì rafforzarlo. Strumenti intelligenti possono personalizzare i percorsi, colmare i divari, sostenere studenti fragili.

Nel contesto del Sud Italia, spesso penalizzato da carenze strutturali, la tecnologia può diventare un potente equalizzatore. Se affiancata da formazione dei docenti, investimenti mirati e strategie inclusive, l’Intelligenza Artificiale può contribuire a colmare il divario educativo Nord-Sud. La Calabria, pioniera in questo campo, ha ora la responsabilità – e l’occasione – di dimostrare che l’innovazione può partire proprio da dove ce n’è più bisogno.