Bitcoin supera i 122mila dollari: nuovo record storico spinto da ottimismo e regolamentazioni favorevoli

Il Bitcoin vola oltre i 122mila dollari. Lunedì 14 luglio la criptovaluta più famosa al mondo ha raggiunto un nuovo massimo storico di 122.873 dollari, segnando un altro traguardo nella sua corsa iniziata a fine 2024.

Il superamento della soglia dei 120mila dollari era già avvenuto domenica sera, intorno alle 23:42, confermando un trend rialzista sostenuto da un rinnovato ottimismo degli investitori.

Un 2025 di grandi balzi

Dall’inizio dell’anno, il Bitcoin ha messo a segno un aumento di oltre il 28%, nonostante una fase di calo ad aprile che lo aveva portato a toccare un minimo di circa 75mila dollari.

La ripresa è iniziata a maggio e si è rafforzata grazie alle attese sull’approvazione del Genius Act, un disegno di legge che punta a regolare le stablecoin e a consolidare il settore delle criptovalute negli Stati Uniti.

L’effetto Genius Act e la spinta normativa

Il Genius Act rappresenta il primo vero tentativo federale di mettere ordine nel mondo delle stablecoin, le criptovalute ancorate a beni stabili come il dollaro. Il disegno di legge prevede che le società emittenti detengano riserve solide e garantiscano la restituzione dei fondi in caso di fallimento.

Questa cornice normativa, sostenuta soprattutto dai repubblicani della Camera, ha rassicurato molti investitori, contribuendo a rafforzare la fiducia nel mercato delle criptovalute.

Crescono anche Ether e BNB

Non solo Bitcoin. Anche altre criptovalute importanti hanno registrato forti aumenti nell’ultima settimana. L’Ether ha toccato i 3.042 dollari, con un incremento di oltre il 18%, mentre il BNB di Binance è salito fino a 698 dollari, con un +5,7%.

Il mercato delle criptovalute sembra per ora immune alle tensioni geopolitiche e commerciali. Persino le minacce tariffarie del presidente Donald Trump non hanno fermato la corsa degli investitori, a differenza di quanto accaduto nei mercati azionari.

La spinta politica e istituzionale

La vittoria di Trump alle elezioni presidenziali e le sue dichiarazioni di voler fare degli Stati Uniti la “capitale mondiale delle criptovalute” hanno alimentato ulteriormente la corsa.

Tra le sue proposte: una riserva nazionale di asset digitali, simile a quella dell’oro, e minori restrizioni per il settore crypto.

Alcune grandi aziende stanno seguendo questa scia: GameStop ha acquistato Bitcoin per 513 milioni di dollari, mentre la Trump Media and Technology Group ha annunciato un piano per raccogliere 2,5 miliardi e creare una propria riserva di Bitcoin.

Una corsa sostenuta anche dalle politiche monetarie

Il contesto macroeconomico gioca un ruolo chiave. Le banche centrali, con politiche monetarie espansive, continuano a immettere liquidità sui mercati, aumentando la massa monetaria globale.

In questo scenario, asset con offerta fissa e natura decentralizzata come il Bitcoin si confermano alternative sempre più interessanti come riserve di valore.

Le prospettive per il futuro

Secondo Josh Gilbert, market analyst di eToro, siamo solo all’inizio di un’adozione più ampia e strutturata delle criptovalute. Il Bitcoin, pur rappresentando oggi solo una piccola porzione dei portafogli d’investimento retail, ha un potenziale di crescita enorme, anche grazie all’ingresso di investitori istituzionali.

Gilbert sottolinea che «il Bitcoin sta rapidamente diventando un “must have” per chi cerca forti rendimenti corretti per il rischio», aggiungendo che un quadro normativo più chiaro fungerà da volano per ulteriori afflussi nei prossimi mesi.

Criptovalute e intelligenza artificiale: un legame sempre più stretto

Il boom delle criptovalute si lega sempre più al mondo dell’intelligenza artificiale. Molti progetti blockchain stanno integrando AI per ottimizzare le operazioni di trading, sviluppare nuovi protocolli di sicurezza e migliorare l’efficienza delle transazioni.

Inoltre, la combinazione di AI e blockchain apre scenari inediti: dalla creazione di asset digitali intelligenti fino a sistemi di governance automatizzati e decentralizzati.

Il superamento dei 122mila dollari da parte del Bitcoin segna non solo un record tecnico, ma anche un momento simbolico che conferma la crescente maturità del mercato crypto.

Se da un lato il contesto macroeconomico e le scelte politiche continuano a giocare un ruolo decisivo, dall’altro la convergenza con tecnologie come l’intelligenza artificiale promette di rivoluzionare ulteriormente il settore.

Siamo, probabilmente, solo all’inizio di una nuova era in cui finanza decentralizzata, AI e blockchain diventeranno pilastri sempre più integrati dell’economia globale.