Essere PA: rivoluzione nella formazione dei dipendenti pubblici

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Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha presentato il progetto “Essere PA”, una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire la formazione dei dipendenti pubblici. L’annuncio è avvenuto nel corso dell’evento “Formazione e Merito”, dove è emersa con forza la volontà di superare i tradizionali percorsi formativi, puntando su una crescita più profonda e duratura.

“Essere PA” non si limita all’acquisizione di competenze tecniche: si propone invece di formare persone capaci di agire in un contesto in continuo mutamento, mettendo al centro le soft skills, le relazioni umane e la consapevolezza del proprio ruolo nella macchina pubblica.

I tre pilastri: pensiero critico, comunità, complessità

Il nuovo modello si fonda su tre principi fondamentali: allenare il pensiero critico, progettare comunità e abitare la complessità. Non è un gioco di parole, ma una visione strutturata di come la PA possa evolvere in un ambiente sempre più incerto e sfidante.

Come ha spiegato Zangrillo, oggi non basta “sapere”: bisogna “saper fare”, ma soprattutto “saper essere”. La formazione, quindi, diventa uno spazio in cui si coltivano la capacità di analisi autonoma, il lavoro di squadra, il confronto costruttivo e l’adattabilità. L’obiettivo è creare un’amministrazione più consapevole e più umana, capace di rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini e delle imprese.

Dalla sperimentazione al lancio nazionale

Dopo una fase pilota già conclusa con successo, il progetto è pronto a entrare in tutte le amministrazioni, sia centrali che territoriali. Non si tratta di un corso una tantum, ma di un programma continuo e dinamico, pensato per accompagnare i funzionari pubblici lungo tutto il loro percorso professionale.

L’ambizione è chiara: costruire una Pubblica Amministrazione popolata da persone preparate non solo a livello tecnico, ma anche etico e relazionale. Una PA che non si nasconde dietro la burocrazia, ma si mette al servizio del Paese con competenza e passione.

I numeri della trasformazione digitale

Il progetto “Essere PA” si inserisce in un contesto più ampio di modernizzazione della formazione pubblica. A testimoniarlo sono anche i risultati della piattaforma Syllabus, che in soli sei mesi del 2025 ha coinvolto oltre 9.000 amministrazioni, erogando ben 1,6 milioni di ore di formazione.

Numeri che parlano chiaro: la trasformazione è già in atto, e la digitalizzazione rappresenta un alleato fondamentale. Come sottolinea il ministro, una PA che funziona parte proprio dalla formazione continua, dalla motivazione e dal merito: elementi indispensabili per attrarre nuove competenze e migliorare la qualità dei servizi.

Il cuore pulsante del cambiamento

Non è solo un progetto, è una dichiarazione di intenti. “Essere PA” è il simbolo di un cambiamento culturale profondo, che riconosce nella crescita personale dei dipendenti pubblici il motore della riforma.

Zangrillo lo ha detto senza giri di parole: «Un’amministrazione che funziona è quella che crede nel valore delle persone che ogni giorno la rendono viva». È una visione di PA vicina, accessibile, moderna. Una PA che ascolta, agisce, evolve. E che, finalmente, mette il capitale umano al centro di tutto.