Intelligenza artificiale a scuola: al via il piano da 100 milioni per formare docenti e studenti

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Un investimento per il futuro della scuola italiana

Un piano ambizioso da 100 milioni di euro per formare docenti e studenti all’uso dell’intelligenza artificiale.
È questa la nuova iniziativa annunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara durante l’apertura di Next Gen AI, il summit internazionale dedicato al rapporto tra scuola e tecnologie emergenti, in corso a Napoli.

Il programma da 100 milioni di euro coinvolgerà tutte le scuole italiane e prevede attività laboratoriali congiunte tra insegnanti e alunni, per imparare a usare l’IA come strumento di potenziamento delle competenze e di personalizzazione dei percorsi di apprendimento.

Next Gen AI: ecco l’innovazione educativa

Il Next Gen AI Summit rappresenta il primo grande vertice internazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione dedicato all’esplorazione delle potenzialità e implicazioni dell’intelligenza artificiale nella didattica.
Un evento per dibattere sull’educazione digitale, tra laboratori, esperienze immersive e momenti di confronto tra studenti, docenti, esperti ed esponenti del mondo accademico e istituzionale.

Le parole del ministro Valditara

Nel suo intervento inaugurale, Valditara ha ringraziato i docenti “per il lavoro instancabile che svolgono ogni giorno” e ha descritto il summit come “una festa di tutta la scuola italiana”.
L’obiettivo, ha spiegato, è “portare l’Italia al centro del dibattito internazionale sull’intelligenza artificiale e costruire da qui un futuro fatto di opportunità per i giovani”.

Il ministro ha ricordato che il suo dicastero è stato il primo in Europa ad approvare linee guida nazionali sull’IA nella scuola, e ha citato i risultati incoraggianti delle sperimentazioni:
nelle classi che hanno adottato strumenti di intelligenza artificiale, la media dei voti è passata da 6,9 a 7,6, e il tasso di non ammissione è stato azzerato, contro il 16% delle classi di controllo.

L’intelligenza artificiale come alleata dei docenti

Valditara ha sottolineato come l’IA debba essere una risorsa e non una sostituzione dell’intelligenza umana.
“Guai – ha dichiarato – se considerassimo l’intelligenza artificiale come una protesi che atrofizza il pensiero. Il docente rimarrà sempre il perno della scuola. L’IA, se guidata da insegnanti adeguatamente formati, può diventare uno strumento arricchente”.

Il ministro ha ribadito l’importanza del libro cartaceo, della scrittura a mano e del rapporto umano tra docente e studente, evidenziando che “ogni dipendenza tecnologica va combattuta” e che “la scuola è prima di tutto una comunità fatta di relazioni”.

Esperienze immersive e laboratori creativi

Durante il summit, i partecipanti possono vivere esperienze di didattica aumentata e interattiva, che spaziano dalla scrittura assistita dall’IA alla creazione di opere digitali immersive.
Le attività si dividono in sessioni tematiche dedicate alla ricerca, all’arte e all’etica della tecnologia, con la partecipazione di figure di rilievo internazionale come Luciano Floridi (Yale University), Andreas Schleicher (OCSE) e Fengchun Miao (UNESCO).

L’IA attraverso i sensi e l’arte

Progetti come Illustrare il futuro e Sentire l’IA attraverso i sensi offrono un approccio creativo e multisensoriale all’intelligenza artificiale, con laboratori che uniscono arte, percezione e tecnologia.
L’obiettivo è stimolare una riflessione critica e consapevole sull’uso dell’IA, soprattutto tra i più giovani, avvicinando bambini e ragazzi a strumenti digitali in modo ludico e formativo.

Dalla scuola al mondo: educare alla cittadinanza digitale

Uno dei momenti più significativi del summit è il laboratorio Tessere reti educative globali, dove studenti di diversi Paesi partecipano a una simulazione diplomatica per redigere una risoluzione sull’uso dell’IA a scuola, destinata al G20 Education 2025.
Un’esperienza che unisce formazione, cooperazione internazionale e protagonismo giovanile.

Workshop e formazione per i docenti

Ampio spazio è dedicato anche ai docenti, con workshop curati dagli esperti del Working Group on Digital Education (DELTA) della Commissione Europea e dai partner del progetto Erasmus+ sull’intelligenza artificiale.
Grandi aziende e startup del settore tech e edutech presentano soluzioni applicative per la didattica personalizzata, l’inclusione e la realtà immersiva.
L’iniziativa rappresenta la naturale evoluzione della prima edizione di Next Gen AI, svoltasi a Milano nel gennaio 2025.

Una scuola che guarda avanti

Con questo piano da 100 milioni, l’Italia punta a formare una generazione di insegnanti e studenti pronti a convivere con l’intelligenza artificiale in modo critico e costruttivo.
Non una sostituzione dell’uomo, ma una sua estensione: la tecnologia al servizio della conoscenza, non viceversa.
Un passo deciso verso una scuola più consapevole, inclusiva e – finalmente – capace di parlare la lingua del futuro.