Valditara: “No a cellulari nelle scuole elementari e medie, porterò la richiesta all’Ue”

Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato che il 12 maggio presenterà a Bruxelles una proposta dell’Italia per promuovere una raccomandazione a livello europeo che vieti l’uso dei cellulari nelle scuole elementari e medie. “La richiesta è già stata condivisa con altri Paesi, tra cui la Svezia, che ha manifestato interesse a firmarla congiuntamente”, ha dichiarato il ministro questa mattina a Storie Italiane su Rai1. Valditara ha sottolineato che numerosi studi scientifici evidenziano gli effetti negativi dell’uso eccessivo dei dispositivi mobili sui bambini, in particolare sul loro sviluppo emotivo e cognitivo, sulla concentrazione e sulla fantasia. “È fondamentale intervenire per proteggere la salute dei nostri figli e limitarne l’uso precoce”, ha aggiunto.

Rafforzamento della sicurezza nelle scuole

Oltre al tema dei cellulari, il ministro ha toccato anche le recenti iniziative per garantire una maggiore sicurezza nelle scuole. In risposta a episodi di violenza verso il personale scolastico, Valditara ha spiegato che il governo ha rafforzato le pene e introdotto l’arresto obbligatorio in caso di aggressioni ai docenti o ai dirigenti scolastici. L’obiettivo è ripristinare il rispetto per le autorità scolastiche e fermare il dilagare della violenza nelle scuole. “Dobbiamo restituire alle scuole una cultura del rispetto e insegnare ai giovani a integrarsi nella comunità con responsabilità”, ha detto.

Educazione al rispetto e alla parità di genere

Un altro punto importante trattato riguarda la violenza di genere. Il ministro ha sottolineato come il governo stia affrontando seriamente il problema, inserendo nelle nuove linee guida per l’educazione civica l’insegnamento del rispetto verso la donna. “I giovani devono capire che una relazione non è mai possesso, e che un ‘no’ è sempre un ‘no’”, ha aggiunto. Per supportare i docenti in questo compito educativo, il Ministero ha avviato corsi di formazione dedicati al personale scolastico.

L’istruzione tecnico-professionale al centro della riforma

Sul fronte del mondo del lavoro, Valditara ha evidenziato una crescente richiesta di professionisti qualificati, facendo riferimento a uno studio di Confindustria che stima che, tra due anni, il 47% delle offerte di lavoro non troverà risposta. Per rispondere a questa esigenza, il ministro ha proposto una riforma dell’istruzione tecnico-professionale, al fine di formare tecnici specializzati in grado di soddisfare le necessità del mercato. La riforma prevede un sistema educativo più moderno, con un’impostazione internazionale che colleghi direttamente la scuola al mondo del lavoro

Normative per la sicurezza degli studenti

Infine, il ministro non ha voluto dimenticare l’importante normativa introdotta per garantire la sicurezza degli studenti durante l’alternanza scuola-lavoro, così come l’assicurazione contro gli infortuni per i docenti, il personale scolastico e gli studenti, estesa anche agli incidenti in itinere, ossia quelli che avvengono nel tragitto casa-scuola e viceversa. “La sicurezza dei nostri giovani è una priorità”, ha concluso Valditara.

Questi temi sono solo alcuni dei provvedimenti che il governo italiano sta mettendo in atto per affrontare le sfide della scuola e del lavoro, cercando di innovare e tutelare i giovani in ogni aspetto del loro percorso educativo e professionale.