Valditara: “Più stipendio e più tutele per i docenti. Anche la casa è una priorità”

“Gli stipendi dei docenti italiani sono rimasti bloccati per dieci anni.” Lo ricorda Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, intervenuto a Radio24. Solo nel 2018, dopo una sentenza della Corte Costituzionale, si è tornati a parlare di adeguamenti. Ma è con il contratto firmato nel novembre 2022 che si è registrato un primo aumento concreto. “Un aumento senz’altro accettabile” lo definisce il ministro, pur riconoscendo che la strada è ancora lunga.

Stipendi: sfida aperta fino al 2030

Nella scorsa legge di bilancio sono state stanziate risorse per garantire la continuità contrattuale fino al 2030: una novità assoluta per la scuola italiana. Ma per Valditara non basta. “Dobbiamo aumentare quelle risorse, perché la sfida di aumentare gli stipendi del personale della scuola italiana è fondamentale”, ha dichiarato. Un messaggio chiaro anche al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con cui è aperto il confronto in vista della prossima manovra.

Welfare scolastico: cosa cambia dal 2026

Accanto agli stipendi, Valditara annuncia un piano welfare mai visto prima. A partire da gennaio 2026, entrerà in vigore una assicurazione sanitaria dedicata ai docenti, che coprirà alcune prestazioni mediche. Prevista anche una polizza contro gli infortuni sul lavoro, insieme a convenzioni bancarie, mutui agevolati e altri benefit che – sottolinea il ministro – “sono ancora poco conosciuti dal personale scolastico”.

L’emergenza casa: “Docenti nel Piano Casa del governo”

Un altro fronte caldo è quello dell’abitazione, soprattutto nelle grandi città dove il costo della vita rischia di allontanare i docenti dalle cattedre. “Ho chiesto a Matteo Salvini di inserire il personale della scuola nel Piano Casa che il governo sta elaborando”, spiega Valditara. Un’azione che punta a garantire alloggi a condizioni agevolate, in particolare per chi lavora in aree ad alta tensione abitativa.

Un riconoscimento concreto, ma servono fatti

Valditara lancia segnali importanti: più risorse, più tutele, più attenzione al benessere del personale scolastico. Ma il vero banco di prova sarà nei prossimi mesi, con la legge di bilancio e le scelte politiche che seguiranno. Per anni i docenti sono stati dimenticati nei fatti, pur essendo celebrati a parole. Ora, tra stipendi, welfare e casa, si apre una nuova partita.